Personaggi illustri

Personaggi illustri di San Clemente


Descrizione

Giuseppe del Bianco
L’avvocato Giuseppe del bianco nasce a San Giovanni in Marignano il 18/03/1880.

Uomo generoso e originale per i suoi tempi, aveva sposato, sembra contro la volontà della madre, di nobili origini, la cameriera Domenica Grossi.

Dopo gli anni bolognesi, ove prende la laurea in Giurisprudenza e acquisisce il titolo di avvocato (pur non praticando mai la professione) trascorre buona parte della vita in Romagna ed alcuni anni proprio a San Clemente, nella villa attuale sede del centro sociale che porta il suo nome, in via Tavoleto.

L a propria generosità d’animo, che lo porterà, alla sua morte a lasciare a fini sociali buona parte dei suoi beni ai Comuni di San Clemente e Misano Adriatico, era già visibile nel corso della propria vita, in fatti era solito organizzare, d’estate, feste ove spesso invitava persone handicappate, ciechi o bisognosi, cui offriva vino, cibo e solidarietà.

Li accoglieva in casa ed amava esibirsi per loro al pianoforte. Durante la guerra fu più volte sfollato nella villa di via Tavoleto, ove morì il 25/04/1948.

Don Domenico Masi

Nato a San Clemente nel 1880, il presbitero romagnolo è oggi ricordato, e ancora celebrato, per essere fondatore della Congregazione delle Sorelle dell’immacolata.

Una via del centro storico lo ricorda.

Don Oreste Benzi

Oggi forse il sanclementese più conosciuto.

Il fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII è infatti nato a San Clemente il 7 settembre 1925, settimo di nove fratelli, da una famiglia sanclementese storica.

Grazie a Don Benzi, residente a San Clemente fino al 1953, l’associazione è oggi presente in 27 paesi del mondo, oltre all’Italia, con più di 500 fra case-famiglia e centri di accoglienza.

Il suo fervore in aiuto dei più bisognosi a fattosi che in data 27 ottobre 2012 sia iniziata la causa di beatificazione.

Oggi la sua città natale lo ricorda con una piazza adiacente alle mura del centro storico.

Giustiniano Villa, il poeta ciabattino

Nato a San Clemente nel 1842, Giustiniano Villa faceva parte di una famiglia con una discreta cultura, il padre, Ferdinando, era segretario comunale e la madre, Amelia Bagli, proveniva da una famiglia di proprietari terrieri.

Villa faceva il ciabattino e con le sue zirudele si rivolgeva ad un ampio pubblico. Girava per mercati, fiere e piazze riminesi e lì, tra una suola e l’altra, narrava i suoi versi sulla vita politica e sociale il cui motivo centrale era sempre la vita dei contadini, le lotte di classe.

In suo ricordo il Comune di San Clemente nel 1992 gli ha dedicato un concorso di poesia dialettale che si svolge ogni anno in maggio.

Giustiniano Villa è stato uno tra i massimi poeti dialettali romagnoli.

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